Entrare a Ornellaia non è semplicemente varcare il cancello di una delle aziende vinicole più rinomate di Bolgheri. È vivere un momento sospeso, dove il tempo rallenta e ogni dettaglio sembra pensato per creare un’atmosfera elegante e fuori dal comune.

La poesia di Bolgheri è unica: un paesaggio che ha ispirato poeti e visionari, e che negli ultimi decenni ha saputo reinventarsi come patria di grandi vini. È proprio qui che ho avuto l’opportunità di visitare Ornellaia, una delle icone dell’enologia mondiale. Un’esperienza immersiva, non solo nel vino, ma anche nell’arte, nella tecnica e nella cultura.

L’arrivo è già suggestivo: il cancello si apre su un viale curato che conduce alla cantina. Un’estetica che conquista ancor prima del primo calice. L’accoglienza è garbata, misurata, quasi sussurrata. Nessun eccesso, nessuna fretta. Tutto è ritmo lento, pensato, armonioso.

La visita si snoda tra i luoghi simbolo dell’azienda: la modernissima sala di fermentazione in acciaio inox, la barriccaia avvolta da luci soffuse e profumata di legno e vino, la straordinaria scaffalatura dell’archivio storico con le annate più rappresentative. E poi ancora l’arte, onnipresente: installazioni contemporanee che si fondono con l’architettura, bottiglie d’autore che raccontano una visione oltre il vino.

Durante la degustazione ho avuto il piacere di assaggiare cinque etichette rappresentative, che hanno raccontato la profondità e l’eleganza di questo territorio:

  • Poggio alle Gazze dell’Ornellaia 2021: un bianco fresco e sapido, di grande classe.
  • Le Volte dell’Ornellaia 2020: il vino d’ingresso, ma con tutta la struttura e l’equilibrio dello stile Ornellaia.
  • Variazione in Rosso 2017: potente, speziato, con note di frutto maturo e lunga persistenza.
  • Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2019: il secondo vino dell’azienda, ma con un’identità propria e vibrante.
  • Ornellaia 2019: il protagonista assoluto, simbolo dei Super Tuscan, un vino profondo, preciso, avvolgente.

Ogni assaggio è stato accompagnato da racconti, silenzi e riflessioni. Perché ciò che rende davvero unica Ornellaia è la sua capacità di creare uno spazio dove il vino diventa pensiero, bellezza, cultura.

Concludo dicendo che una visita a Ornellaia non è semplicemente una degustazione, seppur di vini straordinari, ma un’esperienza che lega vita, storia e arte. È un luogo dove il vino incontra la visione, dove ogni dettaglio è curato per lasciare un segno. Ornellaia è molto più di una cantina: è un’esperienza che resta nel cuore.

Grazie per averci seguito in questo viaggio tra arte e vino.

Massimo Campolongo

Ornellaia: where wine meets art

Visiting Ornellaia is not simply walking through the gates of one of the most renowned wineries in Bolgheri. It’s entering a suspended moment, where time slows down and every detail seems designed to create an elegant and extraordinary atmosphere.

The poetry of Bolgheri is unique: a landscape that has inspired poets and visionaries, and that in recent decades has reinvented itself as the homeland of great wines. It was here that I had the opportunity to visit Ornellaia, one of the world’s most iconic wine estates. An immersive experience — not only of wine, but also of art, technique and culture.

The arrival is already suggestive: the gate opens onto a perfectly maintained avenue that leads to the winery. An aesthetic experience that begins even before the first glass. The welcome is discreet, measured, almost whispered. No excess, no haste. Everything flows slowly, deliberately, harmoniously.

The visit winds through the symbolic spaces of the estate: the state-of-the-art stainless steel fermentation room, the barrel cellar wrapped in soft light and perfumed with wood and wine, and the extraordinary historical archive lined with bottles from the most significant vintages. And then, ever-present, there is art: contemporary installations that blend seamlessly with the architecture, and collector’s bottles that express a vision beyond wine.

During the tasting, I had the pleasure of sampling five representative labels, each telling the story of depth and elegance that defines this land:

  • Poggio alle Gazze dell’Ornellaia 2021: a fresh, savory white wine of great class.

  • Le Volte dell’Ornellaia 2020: the entry-level wine, yet displaying all the structure and balance of Ornellaia’s style.

  • Variazione in Rosso 2017: powerful and spicy, with notes of ripe fruit and a long finish.

  • Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2019: the second wine of the estate, but with its own vibrant identity.

  • Ornellaia 2019: the crown jewel, a symbol of the Super Tuscan movement — deep, precise, enveloping.

Each sip was accompanied by stories, silences, and reflections. Because what truly makes Ornellaia unique is its ability to create a space where wine becomes thought, beauty, culture.

To conclude, I can say that a visit to Ornellaia is not simply a wine tasting — even of exceptional wines — but a deeper experience that brings together life, history, and art. It is a place where wine meets vision, where every detail is curated to leave a lasting impression. Ornellaia is much more than a winery: it’s an experience that stays with you.

Thank you for following us on this journey through wine and art.

Massimo Campolongo

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